Lavori di manutenzione straordinaria: la pitturazione
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Consigli per i proprietari sui piccoli lavori di manutenzione straordinaria:
la pitturazione
Aprile, primavera inoltrata, finalmente arriva il bel tempo!
Sorge spontanea una domanda, prima di organizzarsi per i fitti estivi:
L’appartamento è tutto a posto?
Sicuramente bisogna rifare i lavori di piccola manutenzione come aggiustare la zanzariera, regolare il saliscendi della tenda e nel giardino tagliare la siepe. Ad uno sguardo più attento si nota quella ringhiera che una volta spiccava nel verde del terrazzo fiorito con lo sfondo del castello Aragonese, per il suo bianco candido quest’anno non ne può proprio più!
Bisogna ridipingerla urge un lavoro di manutenzione straordinaria.
Consigli sui piccoli lavori di manutenzione
Stamattina, armato di vernice e pennelli, mi accingo a fare la preparazione prima della pitturazione. Ricordo bene il consiglio di mio padre che diceva « la preparazione è più importante della pitturazione stessa. Infatti bisogna carteggiare bene con carta vetro più e meno sottile prima di passare un panno umido in modo da togliere tutta la polvere. Un consiglio che vale come accorgimento particolare è mettersi i guanti ed inumidire il panno con acqua ragia, o diluente, in modo da pulire e sgrassare nello stesso tempo la superficie da pitturare.
Anche una parte di intonaco, su una parete interna, ha bisogno di un ripristino e fa parte sempre dei cosiddetti lavori di manutenzione straordinaria e pitturazione.
Preparazione
Fattore molto importante è la scelta della vernice adatta. Esistono in commercio delle vernici tuttofare spesso in gel che promettono rapidità ed efficacia, ma se non avete particolari esigenze il consiglio migliore che vi si possa dare è di utilizzare la classica vernice monocomponente ma di migliore qualità. Lo stesso discorso vale per il pennello che deve essere rigorosamente a setole lunghe e morbide della migliore qualità passibile; non è proprio il caso di risparmiare qualche centesimo in quanto il suo costo verrà sicuramente ammortizzato dalla sua scorrevolezza e semplicità d’uso. La misura del pennello va scelta in base alla larghezza massima e minima della superficie da dipingere; in caso siano molto diverse allora possiamo pensare di prenderne due di larghezze diverse. In questo caso dove dipingere una ringhiera a sezione circolare ho preferito utilizzare un pennello di medie dimensioni a setole lunghe e sezione ovale.
Per il ripristino dell’intonaco bisogna procurandosi gli attrezzi e materiali giusti come raschiette, frattazzo liscio ed a spugna, pennelli, carta vetro, stucco e pittura all’acqua. Prima di tutto procedere alla pulizia e raschiatura della parte ammalorata passare un panno umido per togliere la polvere ed applicare un primo strato di intonaco. Appena si sarà asciugato frattazzare ed applicare una seconda mano di intonaco più sottile.
Pitturazione
Finite le operazioni di preparazione e pulizia si passa alla pitturazione. Prima di tutto è necessario munirsi di un secondo contenitore e prima di versare il contenuto di una parte di vernice ritenuto giusto, con una stecca lunga e piatta girare per bene la vernice. Travasata la vernice nel secondo contenitore procedere alla diluizione con acquaragia o diluente apposito (le percentuali di diluizione e la qualità del solvente sono scritte sulla scatola delle vernice). Visto che oggi il tempo è molto soleggiato bisogna tenere presente che ogni tanto si deve diluire la vernice per non farla attaccare sul pennello e stenderla con facilità senza colature. Un consiglio importante è non eccedere mai nella diluizione e nel quantitativo di vernice da travasare e fare diverse prove di scorrevolezza.
Conclusione
A lavoro finito mi guardo intorno sono un po’ stanco ma molto soddisfatto del risultato ottenuto con la pitturazione della ringhiera e dell’intonaco.
Per la pitturazione dell’intonaco bisogna rifinire bene la superficie con carta vetrata sottile e ripulita con panno umido passare una prima mano di isolante all’acqua. Appena si sarà asciugato il tratto interessato procedere con minimo due mani di pittura all’acqua ben diluita che deve essere stesa a versi incrociati.
Quasi, quasi, visto che è rimasta altra vernice, provo anche a dipingere in bianco quel vecchio mobile per trasformarlo in stile come si dice « shabby chic »!